La prima volta con il mio amico alessandro in versione trans - Messina Trasgressiva

Ciao, voglio raccontarvi una mia storia che spero vi piaccia e vi ecciti come ha eccitato me. In prima e seconda superiore avevo un compagno di classe, Alessandro, alto e magro e forse inconsciamente un po effemminato, che mi era rimasto impresso in quanto aveva il simpatico vizietto di toccare spesso il sedere dei suoi compagni e di travestirsi da zoccola, con tanto di minigonne aderentissime e calze a rete, durante le feste di carnevale che organizzavamo tra compagni di classe, travestimento che mandava letteralmente in calore tutti i suoi compagnucci di classe. In 5 o 6 occasioni, ci eravamo incontrati a casa sua con altri compagni di classe quando i suoi genitori non c'erano ed avevamo guardato insieme parecchi film porno in videocassetta; avevamo 15 - 16 anni e per noi erano le prime esperienze proibite con il sesso e quasi tutte le volte gli ultimi a restare eravamo io e Alessandro e immancabilmente, rimasti soli, io cominciavo a masturbarmi e lui faceva altrettanto ammirando con stupore il mio uccellone enorme; anche il suo non era male e una sera per curiosità abbiamo preso un righello, ce li siamo misurati e ci siamo resi conto di avere oltre mezzo metro di uccello in due (27 cm io, 24 lui). L'eccitazione era percio grandissima e spesso venivamo nello stesso momento, ma non ci siamo mai spinti oltre. Quasi sempre, quando arrivavo a casa, ripensavo a letto alla serata e mi masturbavo di nuovo immaginandomi cosa sarebbe potuto accadere se avessimo avuto il coraggio di spingerci un po piu in là; sicuramente, nell'inconscio di entrambi albergava un certo rammarico per non esserci spinti oltre. Poi in terza superiore io ho cambiato sezione e ci siamo visti sempre piu di rado fino a perderci di vista. Qualche mese fa ci siamo incontrati una sera in discoteca e abbiamo fatto due chiacchere ricordando appunto le marachelle che facevano una quindicina di anni prima e ci siamo ripromessi di vederci una sera per fare una chiaccherata. Puntualmente, dopo qualche settimana, mi arriva un sms dove Alessandro mi propone di andare a mangiare una pizza a casa sua dove vive da solo. Mi presento pertanto alle 20,30 con le 2 pizze, le mangiamo, parliamo del piu e del meno e poi ad un certo punto sbotto: 'sai che quando ti vestivi da zoccola alle feste di carnevale ti sarei saltato addosso?' Poi gli racconto la mia prima incredibile esperienza casuale con un trans di bologna con tanto di dettagli che fanno salire di molto la temperatura e l'eccitazione di entrambi. In fondo alla mia storia gli chiedo, un po per scherzo, un po per verificare se i suoi gusti erano rimasti gli stessi: 'se ti pago la tariffa ufficiale dei trans, ti travestiresti ancora?'. Lui si mette a ridere e sembra meravigliarsi della mia richiesta. Io insisto un po, gli ricordo certi dettagli un po piccanti delle nostre festicciole (che comunque si erano limitati a semplici struscii e toccatine) e ad un certo punto lui si prende su, mi dice di aspettare 5 minuti e va in camera sua. Dopo qualche minuto apre la porta della camera, spegne la luce del salotto (rimase accesa solo una luce fioca su di un tavolinetto) e lo vedo spuntare vestito di tutto punto con minigonna aderentissima di pelle nera, collant neri lucidi (senza mutande sotto, mi precisa), scarpe con tacco che lo slanciano intorno al metro e 85, maglietta annodata con sotto le tette finte, parrucca e ben truccato sul viso; chiaramente, sotto la minigonna si vedeva la sporgenza provocata dall'uccello evidentemente supereccitato. Io rimango letteralmente paralizzato, mi rendo conto che il mio cazzone mi sta per scoppiare per cui mi alzo e gli propongo: adesso ti rinfresco la memoria su quello che facevi ai tuoi compagni di scuola, visto che neghi e dici di non ricordartelo, pero invertiamo i ruoli: io sono te e tu sei me. Lo porto davanti al tavolo dove abbiamo mangiato, gli faccio appoggiare le mani sul tavolo e poi mi avvicino lentamente da dietro palpandogli per bene prima la chiappa sinistra e poi infilandogli la mano in mezzo alle chiappe spingendo per bene sulla pelle morbida della gonna che sagomava un culo veramente spettacolare, mille volte migliore di quello di tutte le nostre ex compagne di classe, gli ricordo. Lui comincia a mugolare, l'eccitazione é per entrambi a livelli stratosferici, e a quel punto gli dico che gli faccio il replay al rallentatore in modo tale da essere sicuro che si ricordasse il tutto per bene. Mi allontano leggermente per riavvicinarmi e questa volta gli palpo la chiappa destra, poi gli metto la mano fra le chiappe e molto lentamente la muovo su e giu per 5 o 6 volte, su e giu, su e giu, per poi farla scendere sempre piu giu, inginocchiarmi e arrivare fino al pacco imbrigliato dai collant. L'impressione era quella di avere in mano un uccello di un cavallo tanto gli era diventato duro e grosso. A quel punto siamo andati entrambi in trance, io non capivo letteralmente piu niente. Lui si volta lentamente, io vedo sotto la gonna una protuberanza enorme, mi avvicino con la bocca e comincio a baciarlo sulla gonna, poi tiro gliela tiro su vedo in trasparenza sotto il collant il suo uccello ripiegato a sinistra tutto turgido e bagnato. A quel punto agisco d'istinto, glielo tiro fuori e in un batter d'occhio comincio a baciargli e leccargli le palle che poi gli prendo in bocca completamente, prima una, poi l'altra, poi entrambe; successivamente risalgo molto lentamente con la lingua lungo tutto l'uccello fino ad arrivare alla cappella. Mi allontano un attimo con la bocca, lo guardo in faccia e poi non resisto e in un colpo solo mi metto in bocca tutto il suo uccello fino in gola (era la prima volta per me che prendevo un uccello in bocca senza preservativo) e comincio a pompare molto lentamente il suo uccellone. Mentre gli succhio il cazzo ogni tanto alzo lo sguardo e lo guardo in faccia e vedo che é letteralmente in estasi. Dopo una decina di pompate favolose sento un getto caldo in bocca seguito almeno da altri 4 o 5 getti; dopo il terzo getto ho già la bocca piena di sborra che pertanto mi comincia a traboccare dalle labbra. Continuo a succhiarlo anche dopo che lui ha finito di sborrare in quanto gli rimane abbastanza duro, pero non ingoio niente ma pian piano mentre gli lecco l'uccello gli do delle belle spennellate con la mia lingua imbrattata con la sua stessa sborra. Nel frattempo ci si puo facilmente immaginare in che stato potesse essere il mio uccello; mentre in ginocchio terminavo il mio lavoretto, me lo ero tirato fuori con la mano destra e per toccarmelo e masturbarmi e mi era diventato talmente grosso che non mi sembrava nemmeno il mio, probabilmente sfioravo i 30 cm di lunghezza ed anche il diametro era incredibilmente piu grande del solito. L'orgasmo di Alessandro é stato talmente incredibile e potente che gli é quasi mancato l'equilibrio, per cui lo accompagno prendendolo per mano sul divano, lui si siede e mi guarda con occhi voluttuosi spalancando le gambe avvolte dalla sua minigonna tutta imbrattata di colate di sborra. Io mi avvicino a lui, appoggio la gamba destra sul divano e gli metto il mio uccellone davanti alla bocca. Lui mi guarda estasiato passandosi la lingua tra le labbra e prendendomelo in mano; dopo avermi detto di non aver mai visto un uccello del genere, e' stato sufficiente che mi sfiorasse leggermente la cappella con la punta della lingua che ho cominciato a sborrare come un mandrillo, non avevo veramente mai sborrato cosi. Il primo getto gli é arrivato giusto in bocca, centro perfetto, il secondo tra gli occhi, poi sulla fronte, sui capelli e poi finalmente é riuscito a domarlo e prendermelo in bocca per succhiarmelo mentre io continuavo a sborrare come un forsennato. L'eccitazione era comunque talmente incredibile che nonostante una sborrata del genere mi é rimasto abbastanza duro e lui ha continuato a succhiarmelo con ritmo regolare come se nulla fosse successo; la sborra gli colava da ogni punto del viso e dalla bocca, mentre me lo stringeva tra la lingua e il palato, sentivo il mio uccello che sguazzava nella sborra che gli aveva riempito la bocca. Ad un certo punto, mentre lui continua a spompinarmi, mi sdraio anch'io sul divano e ci mettiamo in posizione 69 cosicché anch'io glielo riprendo in bocca mentre lui mi spompina. Siamo andati avanti a succhiarcelo reciprocamente per almento 7 o 8 minuti quando, come quando avevamo 15 anni, abbiamo sborrato ancora insieme riempiendoci ancora la bocca con fiumi di sborra che questa volta ci siamo ingoiati reciprocamente coronando cosi, anche se con quindici anni di ritardo, i nostri sogni erotici giovanili. Dulcis in fundo, alziamo il busto dal divano e ci diamo la lingua in bocca per rasparci reciprocamente la sborra che avevamo in bocca e masturbarci ancora per qualche minuto i nostri cazzoni oramai esausti. E' stata veramente un'esperienza incredibile, non avevo mai sborrato cosi neanche con ragazze bellissime, spero di rivederlo presto per concludere l'opera e ficcargli il mio uccellone enorme nel suo culetto e inondarglielo con ettolitri di sborra.

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!
04/12/2005 17:53

KATZ

GRANDE ANZI BELLISSIMO: SCRIVI

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati