Quella sera in discoteca - Messina Trasgressiva

Quella sera in discoteca - Messina Trasgressiva

Avevo compiuto da una settimana 18 anni, il mio corpo era completamente glabro, carnagione chiarissima capelli biondi lunghi fino alle spalle e un culetto da invidiare, quella sera i miei non c'erano sarebbero tornati dopo tre giorni quindi avevo campo libero, allora decisi di andare nella nuova discoteca che avevano aperto da poco, dicevano che era molto grande e un bancone da bar chilometrico, mi avevano pure detto che era di tendenza gay: io erano anni che mi ero accorto di essere gay, a scuola nessuno lo aveva scoperto per fortuna, con le compagne facevo finta di essere un timidone quindi mi lasciavano stare, frà l'altro da un pò di tempo mi ero fatto un piccolo corredo femminile, niente di chè avevo due perizomi, due calze autoreggenti a rete delle canottiere, o body, tutte di rosa o rosso di colore e quella sera mi misi l'intimo rosa, sopra un vestito molto elegante che cominciava sopra di un rosa tenue per poi finire in fondo con un rosa shocking, il vestito mi stava a pennello, sembrava fosse stato fatto su di me, mi truccai leggermente guancia, un pò gli occhi e un rossetto rosso fuoco, ai piedi un paio di sandali rossi con tacco di 6cm., presi la mia piccola utilitaria e andai verso la discoteca, trovai subito il parcheggio ed entrai, subito sentii una musica forte martellante anche se monotona, mi misi subito al bancone e comandai un gin tonic, a fianco a me c'erano ragazzi e ragazze e nessuno per il momento mi filava quando ad un certo punto vicino a me arrivò un uomo, circa sui 50 anni pochi capelli carnagione olivastra, un viso da macho del sudamerica, non si presentò subito ma cominciò a guardarmi con un certo interesse
"Mi scusi se attacco bottone ma vorrei dirle che ha un abito bellissimo, le dona molto"
"Grazie mille anche lei è elegante" dissi
"Tutta sola?"
"Sono entrata da poco"
"Così carina e nessuno ci ha provato?"
"Lei è il primo che mi parla"
"Senta finito il bicchiere potrei ballare con lei?"
"Si và bene aspetti un pochino"
Il mio bicchiere era già quasi finito per cui appena finii lui mi prese per mano e mi condusse sulla pista da ballo
"Io sono Ramon Gutierrez sono un importatore di rum venezuelano per l'alta Italia"
"Io sono Ivano, questa sera mi sono travestito per venire quì perchè mi avevano detto che era una discoteca gay"
"Si sarebbe gay ma ci entrano tutti, solo in particolari eventi accettano solo gay"
"Le dà fastidio sapere che sono un travestito?"
"No assolutamente, anzi mi fà molto piacere, al mio paese ho molti amici travestiti"
Il ballo ci aveva colti con un ritmo meno maniacale di prima, un ritmo sudamericano, il signore andando avanti col ballo iniziò a stringermi sempre di più e dopo un figura dove i nostri volti furono particolarmente vicini mi baciò sulla bocca, un bacio leggero, un toccarsi lievemente frà due labbra, ma poi lui mi diede un'altro bacio questo molto più focoso, passionale, io accettai i bacio supinamente all'inizio ma poi risposi con altrettanta passione ai suoi baci, fù così che quando la musica era terminata la gente intorno a noi ci trovò abbracciati e intenti ad un lungo e appassionato bacio e ci applaudirono, io diventai rosso di vergogna così lui mi prese per mano e mi condusse al suo tavolo appartato rispetto alla pista da ballo, qui seduto su delle poltroncine continuammo a baciarci, intanto lui con la mano destra era arrivato a palparmi i sedere
"vano hai un culo bellissimo, fammelo vedere per bene dai"
"Ma ci vedono ho vergogna"
"No qui siamo un pò appartati poi è scuro e gli altri ballano"
Allora mi alzai un pò per abbassare il perizoma, alzai il vestito così il mio culo era ben visibile, lui cominciò a palparlo e baciarlo naturalmente il mio cazzo si indurì tantissimo e lui me lo prese in bocca facendni un pompino delizioso
"Senti Ivano perchè non finiamo la serata a casa mia, la ho uno champagne favoloso"
Accettai subito quell'uomo mi aveva conquistato con la sua tenerezza nei miei confronti.

UUna volta entrati nella sua villa lui mi portò in sala e mi fece accomodare su un divano di pelle nera, lui prese lo champagne lo aprì e verso il contenuto in due calici mi venbe vicino e mi dette un calice bevemmo un sorso poi lui mi baciò un'altro sorso e un'altro bacio e così fin quando finimmo i calici poi lui mi abbracciò e baciandomi mi fece sdraiare sul divano supino,il bordo del divano era motbido e teneva bene la mia nuca, lui mi alzò l'abito e si abbassò il pantalone prese le mie gambe e le mise dietro le sue spalle puntò il suo cazzo al mio culo e spinse spinse fin quando la cappella mi entrò completamente
"Dolore?"
"No tranquillo"
Un'altra spinta e mi entrò per metà e un bacio, un'altra spinta e mi fù completamente dentro, qui mi rimase per un pò fermo e ricominciammo a baciarci
"Ivano io ho un bel cazzo eppure l'hai preso senza problemi"
"Ramon è da un pò che ogni tanto mi metto nel culo dei falli finti quindi ho il culo abituato"
"Ma hai il ragazzo, hai qualcuno vicino?"
"No tu sei il primo con cui faccio sesso"
"Ohhhh ma è bellissimo, sono se si può dire i primo della tua vita che ti penetra e che fà sesso con te, sono felicissimo"
"Sai ero curioso di provare cosa si sentiva ad avere un vero cazzo nel culo ed è.........bellissimo stupendo una sensazione impagabile"
"Posso iniziare a scoparti allora"
"Si Ramon scopami scopami con amore con tenerezza ma anche con forza"
"Si tesoro"
Ramon cominciò a scoparmi lentamente ma molto profondamente e ogni volta che mi penetrava fino in fondo ci baciavamo poi il ritmo aumentò ed io sentii il piacere invadermi fino a diventare godimento
"Ohhhhh mmmmmm siiii"
"Ti piace tesoro?"
"Siiii mi piace ohhhhhh mmmmmm"
"Sei un ragazzo stupendo, un amante impagabile"
"Siii grazie scopami dai Ramon siiiiiii"
"Vuoi diventare il mio ragazzo? il mio amante?"
"Se mi scopi così sicuramente Ramon ohhhhhhhhhh"
"Ti posso sborrare nel culo così diventi veramente mio?"
"Siiii sii nel culo ma aspetta a venire ti prego scopami ancora"
"Tesoro hai un culo divino, non ce la faccio più sborroooo sborroooooooooooo"
Il mio culo si riempì di una cascata di sborra calda e densa una sensazione stupenda, di appartenenza
"Sai Ramon quando mi scopavi e poi che mii hai sborrato dentro ho avuto proprio la sensazione di appartenerti di essere tuo, la bellezza che dentro di tè c'è il godimento del tuo amante, ed è bellissimo"
Rimanemmo per un pò così. col suo uccello ancora nel mio culo ma sentivo che si stava afflosciando e quando uscì gli diedi un bacio.
Ci rimettemmo a posto e Ramon mi regalò una bottiglia di rum invecchiata 15 anni
"Grazie Ramon ma non dovevi, io non ti ho regalato nulla"
"Nulla dici? Mi hai regalato la cosa più bella, hai regalato la tua prima volta e mi hai reso felice, ora ti accompagno a casa ok?"
"Grazie Ramon"
"Senti prendi questo numero di telefono e ogni tanto chiamami e fatti vedere"
"Certo Ramon ti telefonerò e sarò ancora tuo più e più volte se mi vorrai"
Entrai in casa riposi e nascosi la mia roba mi feci una doccia e andai a dormire felice.

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